Un senigallliese nominato Gran Balivo per il Sud Italia dei Cavalieri Templari

In tale occasione inoltre è stato dato l’avvio al progetto nazionale “Percorsi dell’amicizia” che vedrà impegnati, per un anno e a fini benefici, i volontari dell’Ordine in una staffetta di incontri, tramite un camper appositamente adattato, nelle più significative località d’Italia con tradizioni templari o medioevali. Il simbolico taglio del nastro è stato effettuato nella splendida Piazza Unità d’Italia, a nome del Comune di Trieste, dall’Assessore Marina Gruden Vlach, alla presenza di autorità civili e militari. Dopo tale cerimonia, un’imbarcazione della locale Capitaneria di Porto si è portata al largo del golfo dove un cavaliere ed una dama hanno gettato in mare una corona di fiori bianchi e rossi a ricordo di tutti i caduti di ogni tempo e luogo al suono del “silenzio” suonato da un trombettiere della Brigata Alpini Julia alla presenza dell’Ammiraglio Comandante Domenico Passaro, del Gonfalone storico della città di Trieste, di autorità civili e militari e, naturalmente, degli Ufficiali e Dignitari dell’O.S.M.T.J.. L’Ordine si ispira ai valori di fratellanza universale e difesa dei più deboli propugnati dagli antichi Cavalieri Templari considerati gli “antenati spirituali”. In forma moderna l’Ordine è sorto a Parigi nel 1804; in Italia, dopo un periodo di amministrazione della Svizzera, si è giunti all’autonomia nel 1993 e all’elezione del Gran Priore d’Italia, Walter Grandis, nel 1999.
Esso non è una setta, non ha collegamenti con istituzioni massoniche, non ha rapporti con partiti politici, non è un organizzazione affaristica, non è un organismo militare, non è una nuova religione. “Inoltre noi – dice Marcello Camerlengo di Senigallia, nominato, proprio a Trieste, Gran Balivo delle Terre del Sud ossia responsabile generale per le regioni Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia – non abbiamo mai sostenuto discendenze attraverso i secoli che nessuno può vantare, non abbiamo mai mistificato sul ritrovamento di oggetti legati alla mistica religiosa o alle leggende, non abbiamo mai imbonito i nostri interlocutori con allusioni a questo o a quel segreto, a tesori nascosti o poteri occulti, non abbiamo bisogno di gettare nel ridicolo o, ancor peggio, nel truffaldino i valori cui ci ispiriamo assumendo atteggiamenti da “effetti speciali” nel misero tentativo di apparire più belli o più… legittimi. Le nostre porte sono aperte per chi vuol percorrere con noi la strada che abbiamo scelto, siano essi uomini o donne o di convinzioni spirituali diverse”. La sede nazionale dell’O.S.M.T.J. è a Trieste, ma vi sono presenze di Cavalieri e Dame in tutto il Paese (le Marche sono ben rappresentate in quanto, oltre al Gran Balivo Marcello Camerlengo, il Tesoriere Nazionale è stato individuato nella figura della Dama Paola Mancini di Falconara) che si riuniscono periodicamente sotto la direzione di un Commandeur per dedicarsi a ricerche storiche sulla Cavalleria in generale e su quella Templare in particolare. Agli incontri di studio si aggiungono iniziative a favore del prossimo che pongono i neo-templari al servizio dei valori di solidarietà e fratellanza. Le cerimonie d’investitura si svolgono in chiese, dopo la cerimonia della Messa, o in castelli e antichi manieri.
Nell’ottobre del 2007 l’Archivio Segreto del Vaticano ha reso pubblico un documento, dalla certificata autenticità, che dichiara l’innocenza dall’accusa di eresia dei templari perseguitati dall’allora re di Francia Filippo IV detto “il bello”, la cui sorte fu degna del misfatto da lui compiuto. Per far parte dell’Ordine è necessario: aver compiuto 25 anni (deroghe per i “paggi” e le “damigelle”), ammettere che vi è, all’origine di tutte le cose, un principio unico creatore e riconoscere all’uomo una dimensione spirituale superiore, avere onorabilità, virtù, abitudini e la predisposizione di un vero Cavaliere o Dama, non avere carichi pendenti in alcuna sede giudiziaria, avere una cultura generale soddisfacente per comprendere lo spirito delle riunioni ed i lavori che si svolgono, aver preso conoscenza dei Regolamenti dell’Ordine ed aver dichiarato il proprio impegno a rispettarli. Il motto dell’O.S.M.T.J. è DIGNITA’, LEALTA’, IMPEGNO. www.templariditalia.it

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-06-2008 alle 01:01 sul giornale del 12 giugno 2008 - 3757 letture
In questo articolo si parla di attualità, Marcello Camerlengo, Cavalieri templari
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