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Berardinelli: Forza Italia è ora che risorga dalle ceneri

5' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
"Valutando la situazione in cui versa il partito di Forza Italia a Senigallia, non posso che esprimere un profondo senso di disagio e amarezza per come si è voluta degradare l’immagine del partito locale".

da Donatella Berardinelli
già segretaria F.I. Senigallia


Dopo giorni e giorni di incessanti diatribe interne apparse sui giornali, serie di telefonate agli iscritti ed incursione in casa degli iscritti, senza alcun decoro verso il partito che si vuole rappresentare, per raccattare firme in favore di quella o questa lista, gli uni contro gli altri, all’interno della stessa casa comune, è tempo di una seria e coerente riflessione.

Quando rappresentavo il partito azzurro a Senigallia, F.I. vantava di oltre 200 iscritti e parliamo degli albori del partito, con una sede sempre aperta ed accessibile, frequentatissima mattina, pomeriggio e sera, sabato compreso. La vivacità del partito era caratterizzata da convegni di spessore politico e culturale, ricordiamo quello sugli anziani, sull’handicap, Don Gianni Baget Bozzo, raccolta di firme pro telefono azzurro, cene conviviali con Onorevoli, Senatori e rappresentanti istituzionali con oltre 300 persone, assemblee cittadine periodiche per analizzare i reali problemi della città ed altro.

Dove sono finite ora tutte queste persone? Dov’è finità una attività politica? Qual è il lavoro che ha legittimato l’attuale classe dirigente per essere definita tale? Mi sembra che ci sia solo presunzione e smania di protagonismo; si deve partire dal basso, con modestia ed un serio e costruttivo lavoro per arrivare in alto che è poi solo un punto di partenza per lavorare e produrre di più e meglio.

Ora mi rivolgo al Consigliere Floriano Schiavoni che nell’articolo sui quotidinai locali del 25 u.s. annovera numerosi iscritti tra i firmatari della mozione pro lista Fibbi, per poi lamentarsi del vuoto totale al congresso del 23 u.s. al Centro Sociale Saline, con tanto di sua assenza conclamata. Vorrei sapere come mai tutti i firmatari non erano presenti al Congresso? Molto probabilmente perché nauseati dal comportamento tenuto da alcuni in questi giorni.

Come mai di fronte alle pressioni dei così detti “ dissidenti” (per altro mi risulta che il sig. Sergi era componente del Direttivo uscente) si è giunti ad accordi di bassa strategia politica dando vita ad un direttivo “unitario” di ben 12 persone rappresentanti di solo 131 iscritti; unico esempio nelle Marche, forse non avevate i numeri? Si fa presto ad essere generali senza truppa; si è forti e radicati su un territorio dopo anni di lavoro e si producono fatti avvicinando e iscrivendo persone che condividono un ideale ed hanno volontà e piacere di stare insieme per costruire con unità di intenti una vera alternativa alla Sinistra. Cinque anni di commissariamento sono serviti solo a fomentare diatribe, a spaccare il partito e giungere ad una spartizione di poltrone.

Non si depaupera il partito per “intrallazzi” e spartizioni di incarichi, tanto meno ad oggi che non si rappresenta proprio nessuno, (vedi ultimo congresso). E’ una vergogna. Lo stare insieme per far sì che un ideale ed un valore sia sempre condiviso vuol dire innanzi tutto calarsi nei problemi della gente, con la gente e per la gente che siamo “ oi” con umiltà, spirito di dedizione ed orgoglio di appartenenza. Riunioni “carbonare” dove si parla solo di spartizioni (e di che cosa?) non fanno parte del mio essere, della mia appartenenza del mio credo politico e di tutte quelle persone che si riconoscono in Forza Italia e nel Presidente Berlusconi, in una destra attiva, propositiva e totalmente scevra da biechi “intrallazzi e intrighi”. Gli iscritti meritavano di essere coinvolti nelle decisioni del partito e non solo ad essere chiamati a giochi fatti.

L’elettorato di Forza Italia poi, non è assolutamente un “popolo” senza nome e cognome, tanto meno senza identità, ma bensì è formato da elettori ed elettrici critici che valutano attentamente coloro che li rappreesentano. Il “popolo” di Centro Destra, così chiamato dal neo Coordinatore nell’articolo apparso sui quotidinai locali, è un termine sbagliato, non siamo una massa inerme, nè tanto meno gestibile, un “volgo” senza alcuna colorazione e connotazione politica, bensì ci differenziamo dalla Sinistra in quanto è l’ essere umano con la sua peculiarità, con il proprio lavoro e determinazione che può e deve essere al centro dell’universo interagendo con gli eventi e partecipando a determinarli. Kant sosteneva di usare “l’astuzia della ragione”, certamente in F.I. la cosidetta “ratio” non ha avuto il predominio.

Si deve finire di vivere di rendita alle spalle del Presidente Berlusconi che traina il partito, è ora di rimboccarsi le maniche e con umiltà dimostrare quello di cui si è capaci. Questo direttivo è già stato delegittimato dagli iscritti che non sono intervenuti a votarlo come in una comune democrazia, il congresso cittadino è stato solo una “farsa”, una commedia e certamente è stata data una pessima immagine alla città, un totale vuoto di contenuti propositivi, solo slogan decantati sui giornali, ma gli iscritti e l’elettorato di FI hanno dimostrato intelligenza e capacità politica non intervenendo a dette umilianti comparsate. E’ ora che Forza Italia risorga dalle ceneri.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 27 settembre 2007 - 2062 letture

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