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Paradisi: togliamo il cellulare all'assessore Mangialardi

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
"Occorre togliere il telefono cellulare all’assessore Mangialardi. Da un controllo effettuato presso l’ufficio finanze comunale ho potuto constatare che, mentre la gran parte di assessori e dirigenti fa un uso adeguato ed oculato dei telefoni cellulari dati loro in dotazione dalla città di Senigallia, l’assessore ai lavori pubblici fa recapitare agli uffici bollette stratosferiche e difficilmente giustificabili".

da Roberto Paradisi
Consigliere comunale Liberi per Senigallia
Presidente Circolo della libertà di Senigallia


A fronte di un uso addirittura parsimonioso di alcuni assessori che gestiscono uffici importanti come il vice-sindaco Guzzonato (che in un anno ha speso di telefono poco più di 84 euro) dimostrando, almeno in questo caso, di avere a cuore le tasche dei senigalliesi, Maurizio Mangialardi ci è costato di solo telefono nel 2006 la bellezza di 4.379,74 euro. Inaccettabile.

Il sindaco Angeloni stesso si è attestata su cifre ben più contenute e giustificate (nel 2006 ha speso 551 euro). Non si comprende allora come l’assessore Mangialardi – che nei mesi di marzo e aprile 2006 ha speso addirittura 1438 euro di telefonate! – possa avere speso da solo quasi la metà della cifra complessiva destinata a bilancio per i telefoni cellulari di tutti i dirigenti e gli assessori. Non è così che si gestisce la cosa pubblica. Mangialardi dovrebbe prendere esempio dal vice-sindaco o dall’assessore Rebecchini (285 euro di telefonate circa in tutto il 2006) ed avere più rispetto del denaro pubblico. Non deve certo però prendere esempio dal dirigente Maurizio Mandolini che, sebbene lontano dai numeri da centrale telefonica dell’assessore Mangialardi, ci ha fatto spendere nel 2006 la somma di 1399,47 euro (si tenga conto che ci sono dirigenti, come Morganti, Amaranto e Malaguti che hanno speso meno di 100 euro di cellulare in un anno).

Un’ultima notazione. Non ho citato le cifre (peraltro bassissime) relative alle spese dei telefoni cellulari di assessori come Velia Papa, Gennaro Campanile e Patrizia Giacomelli (gli ultimi due subentrati in delega da pochi mesi). Lo farò quando cominceranno a fare davvero il loro lavoro di assessori. In futuro, se riscontrerò bollette ingiustificabili come quelle denunciate, chiederò che mi vengano forniti anche i tabulati delle telefonate effettuate. Nei prossimi mesi poi, con l’obiettivo di rendere – per quanto è nelle facoltà dell’opposizione – il palazzo del potere locale il più trasparente possibile effettuerò altri controlli per far conoscere ai cittadini come viene speso il loro denaro.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 06 settembre 2007 - 5648 letture

In questo articolo si parla di roberto paradisi, maurizio mangialardi





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