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Ore non pagate e ferie in bilico, gli infermieri di Senigallia insorgono

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Nuove polemiche nascono attorno alla sanità senigalliese, ad alzare la voce questa volta è il personale turnante che fra ore non pagate, straordinari, e piano ferie traballante punta il dito contro l’Azienda.

di Riccardo Silvi
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Ad accendere la polemica è la fpCGIL, il sindacato della Funzione Pubblica, che senza mezzi termini accusa il distretto sanitario senigalliese di indifferenza nei confronti del reparto infermieristico e turnante. A scatenare le ire del personale sarebbero le ore non pagate dall’azienda sanitaria locale la quale al momento non riconosce il passaggio di consegne come orario di lavoro.

“Il passaggio di consegne consiste in quell’importantissimo lasso di tempo fra un turno e l’altro dove il personale si scambia le informazioni sui pazienti. Ogni turno lavorativo è caratterizzato in media da 20 o 30 minuti dedicati a questo importante compito –tuona Silvano Cingolati, coordinatore Rsu-. Ma a quanto pare sono tutte ore regalate all’Asl 4 e questo non va bene. In tutta la provincia di Ancona sono riconosciuti un minimo di minuti a disposizione del personale turnante per il passaggio di consegne. A Senigallia no. Negli incontri che fino ad oggi abbiamo avuto con l’Azienda abbiamo richiesto un minimo di 12 minuti per il passaggio di consegne ma non abbiamo ancora ottenuto nulla. Quali sono le difficoltà della richiesta? Sono i soldi –continua Cingolani- l’adeguamento di 12 minuti per il passaggio di consegne infatti comporterebbe per la nostra Zona un aumento di personale di circa 6 unità e quindi un aumento della spesa sanitaria che la Direzione non vuole accollarsi. A proposito abbiamo avviato anche una raccolta di firme fra il personale e a breve ci incontreremo con il segretario regionale della Cgil. Insomma l’Azienda deve al più presto riconoscere che i passaggi di consegna sono ore di lavoro. Senigallia rappresenta la pecora nera di tutta la provincia”.

A sottolineare il problema della mancanza di personale è anche Giordano Mancinelli, presidente senigalliese CGIL: “La mancanza di personale è il problema maggiore a Senigallia, da questo derivano innanzi tutto il mal funzionamento del pronto soccorso con lunghe code, il prolungarsi delle liste di attesa e senza dubbio le difficoltà per il piano ferie. D’estate ci sono più pazienti e meno personale”. Con l’inizio di agosto infatti ecco venire a galla il problema del piano ferie per i dipendenti turnanti, i quali rischiano sempre più di venire richiamati dalle vacanze per coprire turni scoperti. “Al momento non si sono fortunatamente verificate situazioni del genere –ha rassicurato la sindacalista Laura Talacchia della Cisl-, ciò nonostante non è da escludere che assenze dovute a malattie o quant’altro mettano in pericolo il proseguimento del piano ferie”. E anche la Talacchia punta il dito contro la mancanza di personale: “Come Cisl –ha continuato Laura Talacchia- ci siamo imposti che le ore di straordinario fatte dal poco personale presente a Senigallia vengano sempre riconosciute e che al più presto il personale dell’ospedale aumenti di numero”.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 01 agosto 2007 - 2320 letture

In questo articolo si parla di sanità, riccardo silvi





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