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Patrizia Casagrande conclude la campagna di ascolto a Senigallia

5' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
“Farò la mia campagna elettorale tra la gente”, affermava Patrizia Casagrande all’indomani della sua candidatura a Presidente della Provincia per le prossime elezioni del 27 e 28 maggio.

da staff elettorale di Patrizia Casagrande Esposto


Proseguendo uno stile che la caratterizza fin dai suoi esordi in politica e tenendo fede alle intenzioni dichiarate al momento della candidatura sostenuta dalla coalizione di centrosinistra, Patrizia Casagrande ha avviato lo scorso 16 aprile una campagna d’ascolto in otto macroaree del territorio, per un aperto confronto pubblico con i cittadini sulle linee programmatiche che presto diverranno programma condiviso di governo per i prossimi cinque anni.

L’ultimo degli appuntamenti è fissato nella città della candidata, Senigallia, alle 18 di sabato 28 aprile al Palazzo del Duca. Prima di allora, Patrizia Casagrande incontrerà gli elettori di Monte San Vito, Genga e Corinaldo per affrontare insieme a loro le problematiche delle specifiche aree, nel contesto delle approfondite linee di programma presentate al pubblico e che ciascuno può scaricare dal sito . www.patriziacasagrandeesposto.it

Sulla scia dei primi proficui confronti già avvenuti in un clima che stabilisce un profondo legame di fiducia con gli elettori, Patrizia Casagrande si propone come Presidente di una provincia capace di futuro nei campi del sociale (casa, lavoro, scuola, servizi al cittadino), dell’ambiente, dell’economia, della cultura e del turismo.

Il primo affollato appuntamento ha avuto luogo nella sala Pergoli di Falconara dove la candidata Presidente, con una lunga esperienza politica alle spalle in qualità di assessore provinciale, esordiva dicendo: “Un programma possibile è quello scritto insieme ai cittadini. Secondo i dati pubblicati dal Sole 24 ore, - proseguiva, - la nostra è una provincia feconda, capace di un futuro ricco di nuove idee per un buon governo che funzioni, giusto e innovativo”. Durante la lunga e partecipata serata i temi si moltiplicano, si dibattono, trovano soluzioni condivise e possibili. Patrizia Casagrande fa emergere dalle sue linee di programmatiche problemi mai citati dai precedenti programmi di governo della Provincia, come quello della sicurezza nelle nostre città le cui possibili soluzioni portano a una convivenza civile di scambi culturali, nonché alla riduzione degli spazi di nuove forme di marginalità.

Tornano problemi legati a questioni storiche che richiedono nuove prospettive, il diritto alla casa è inteso da Patrizia Casagrande come “dovere morale” per le fasce del precariato e come prospettiva che sappia evitare le “brutte periferie”. Torna il tema della scuola e dell’edilizia scolastica adeguata alle esigenze degli studenti, degli insegnanti e delle famiglie in un sistema didattico innovativo di formazione. Un valore imprescindibile, per Patriza Casagrande, è quello dei saperi che rendono tutti noi cittadini consapevoli di un’identità culturale basata sul sentir proprio un territorio, un bene comune da rendere ancora più visibile in quanto espressione alta di storia, arte, enogastronomia. Turismo e cultura, costituiscono gli elementi di un connubio naturale che innesca ricadute sulla creazione di figure professionali capaci di leggere il territorio per rispondere alle esigenze dei i nuovi turisti alla ricerca di vivibilità, di servizi di accoglienza, di mobilità dolce e di un ambiente sano. Sulla questione ambientale Patrizia Casagrande ha una lunga esperienza maturata durante il suo incarico di assessore in Provincia. Un impegno che continua a svolgere ricercando soluzioni concordate con i cittadini e negoziate con i Comuni e la Regione. L’ambiente è oggi questione globale per eccellenza, impone nuove frontiere a partire dall’azione dei governi locali. Una questione che mette in discussione la stessa idea di progresso e attraversa tutti gli aspetti del vivere civile, dalla salute ai trasporti, dai rifiuti intesi come post consumo, dal turismo alla scuola. A Falconara, e non solo, Patrizia Casagrande affermava che non è più possibile speculare sui rifiuti, né che i Comuni e le imprese facciano cassa con le discariche, né che l’Api, senza prima concordare con la Provincia, pensi a nuovi progetti su un territorio provato da incidenti più o meno gravi che mettono a repentaglio la salute. Per questo e per molto altro Patrizia Casagrande vuole istituire un ufficio e un assessorato alla partecipazione che ascolti, organizzi e coordini le urgenze del territorio, nell’ambito di una burocrazia agile e snella che dia visibilità all’amministrazione.

Ad Ancona, il secondo incontro in calendario si soffermava in particolare sulla cultura, accogliendo come parole chiave quelle che provenivano dalla sala della Mediateca e che sintetizzano le specifiche parti delle linee di programma proposte da Patrizia Casagrande: etica, pace, diversità, servizio al cittadino, rete di dialogo tra le diverse espressioni. Dalla cultura al turismo, il vivace incontro di Camerano sottolineava le eccellenze di un’area da salvaguardare come quella del Conero, protagonista della fortunata iniziativa “Le strade del vino” e area particolarmente sensibile alle questioni ambientali. “No alla riparazione del danno, – ribadisce con forza Patrizia Casagrande, - e invece sì al ruolo di una Provincia che raccorda un sistema di controllo per la pianificazione urbanistica, per la logistica e le infrastrutture, per la zonizzazione acustica, per le emissioni inquinanti e le polveri sottili. Quindi, - precisa, - dico no alla dissipazione dell’ambiente per rivolgermi a nuove forme di economia legate all’ambiente attraverso la creazione di figure professionali che escludano il dominio totalizzante delle imprese”. Una passione politica che porta Patrizia Casagrande all’dea di un Piano energetico provinciale con agenzie per il risparmio energetico. Idee e progetti politici che trovano ampio consenso tra gli elettori.

Di fatto, Patrizia Casagrande Esposto considera questi incontri come elemento centrale della fase elettorale e, quindi, dell’attività di governo, per verificare con i cittadini la corrispondenza tra la sua proposta programmatica e le aspettative del territorio.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 24 aprile 2007 - 3140 letture

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