Al via la riforma della raccolta dei rifiuti solidi urbani

La riforma della raccolta dei rifiuti solidi urbani è partita in via sperimentale nelle frazioni di Marzocca e Montignano, ma già si pensa all'impatto che avrà su Senigallia. |
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di Giulia Mancinelli
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Tra qualche mese i vecchi cassonetti scompariranno in tutto il territorio comunale per lasciare il posto alla raccolta differenziata da fare direttamente in casa.
I rifiuti, dopo aver separato la frazione organica, la carta, il vetro e la plastica, dovranno essere gettati più volte a settimana negli appositi bidoni da riciclo, posizionati la mattina e ritirati la sera.
Il nuovo sistema sembra ai primi cittadini che lo stanno sperimentando da due giorni piuttosto semplice, i disagi potrebbero riguardare bar, ristoranti, alberghi e altre attività, concentrate prevalentemente sul lungomare e nel centro storico, produttori di grandi quantità di rifiuti solidi urbani.
Un test importante è atteso per il prossimo 7 maggio quando il primo dei quartieri più popolosi della città, quello delle Saline, sarà alle prese con la nuova riforma insieme al Ciarnin.
Di seguito, il provvedimento entrato in vigore inizialmente nella zona sud della città, si estenderà anche al centro storico, al lungomare, alla zona nord e in tutte le restanti frazioni. Sull'impatto che la rivoluzione della raccolta dei rifiuti si prevede abbia sulle abitudini dei senigalliesi, l'assessore alla qualità urbana assicura che non ci saranno problemi.
“I cittadini di Marzocca e Montignano stanno dimostrando che il nuovo sistema è semplice e tra l'altro ha effetti notevoli sul miglioramento del livello di igiene -afferma Maurizio Mangialardi- gradatamente estenderemo il provvedimento a tutto il resto del territorio comunale ma non vedo quale sia il problema. Dopo aver fatto in casa la raccolta differenziata, i rifiuti vengono conferiti negli appositi cassonetti collocati settimanalmente secondo il calendario stabilito”.
Per evitare “ingorghi”, nelle zone cittadine come il lungomare o il centro, dove si prevede una maggior produzione di rifiuti solidi urbani da parte di attività commerciali e terziarie, viene assicurata un'intensificazione del posizionamento dei cassonetti ecologici. “Per le utenze non domestiche, ogni produttore di rifiuti ha il proprio cassonetto -precisa Mangialardi- che saranno prelevati anche più volte del previsto se sarà necessario e quindi non vedo alcun problema neanche in questo caso. C'è tutto il tempo per abituarsi alla riforma, non ci sono sanzioni, e nei comuni dell'entroterra è già in vigore da settimane”.
I primi residenti di Marzocca e Montignano che per primi hanno testato la riforma si dicono comunque disposti a cambiare le proprie abitudine in favore dell'ambiente.
“L'idea mi sembra buona -afferma Daniele Smerilli- perchè favorisce l'educazione ambientale”. “E' sicuramente scomodo separare in casa i rifiuti e tenerli fino al giorno in cui arriva il cassonetto -fa notare Loredana Curatolo- ma rappresenta un significativo passo avanti per il rispetto dell'ambiente”. L'evitare i soliti rifiuti abbandonati fuori dai cassonetti è lasciato al senso di civiltà dei cittadini. “I rifiuti fuori dai cassonetti ci sono sempre stati e non centra la riforma -aggiunge Stefano Silighini- anzi, con un po' di organizzazione la situazione migliorerà”. “L'unico problema -osserva Francesca Solazzi, titolare di un edicola- potrebbe presentarsi qualora i rifiuti non vengano prelevati regolarmente”.

Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 18 aprile 2007 - 2935 letture
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