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Ostra Vetere: la replica ai sindacati sulle critiche al bilancio 2007

3' di lettura 30/11/-0001 -
I sindacati Cgil, Cisl e Uil fanno, come al solito, demagogia allo stato puro, utilizzando lo strumento della propaganda e, come spesso accade, non vedono l’ora di trovare qualche pretesto, di natura squisitamente politica od elettorale, per giustificare le scelte di questo Governo nazionale, da loro stessi tra l’altro condivise.

da Carlo Casagrande
assessore programmazione economica


Essi affermano che il “punto debole è l’aumento dell’addizionale Irpef”, senza specificare che è stata la legge Finanziaria del Governo Prodi, dagli stessi sindacati appoggiata a spada tratta, a mettere i Comuni italiani nella condizione di utilizzarla a fronte dei forti tagli agli enti locali pari a 4,3 miliardi di euro, mentre il Governo Berlusconi l’aveva bloccata.

Il Comune di Ostra Vetere, tra l’altro, viene anche “accusato” dalla triplice sindacale “di aver tenuto un comportamento fuori dai canoni” e che “la riunione con i sindacati è stata convocata dopo l’approvazione della manovra di bilancio”. Tutto ciò è inesatto, inaccettabile e pretestuoso, perché questa è una menzogna allo stato puro e i sindacati lo sanno, ma mentono sapendo di mentire. Anzitutto, il consiglio comunale di Ostra Vetere ha approvato la manovra finanziaria e di bilancio il 30 marzo scorso.

In secondo luogo la Giunta, prima di approvare il bilancio di previsione, ha predisposto, come tra l’altro avviene in tante Amministrazioni, un Documento di programmazione economica e finanziaria comunale (Dpefc), all’interno del quale sono contenute le linee guida per la formulazione della manovra, e sulla base del quale, successivamente, ha convocato venerdì 16 febbraio le associazioni di categoria (che si sono presentate) ed i sindacati (che hanno disertato nervosamente l’appuntamento).

Senza partecipare ad alcuna riunione e senza nemmeno leggere alcun documento ufficiale, i sindacati, addirittura il giorno stesso dell’incontro con la Giunta, hanno dichiarato sulla stampa il loro parere negativo sul bilancio comunale, annunciando che non si sarebbero presentati. Cgil, Cisl e Uil hanno scelto, quindi, la demagogia, la strumentalizzazione e la propaganda per far valere le proprie ragioni. Evidentemente avevano già scelto a priori, senza però leggere ed approfondire neanche una pagina dei nostri documenti.

Per ciò che concerne i contenuti del nostro bilancio di previsione per il 2007 e, per fare chiarezza, la manovra tariffaria e tributaria comunale non ha subìto alcuna variazione rispetto al 2006, e per il 2008 ed il 2009, le tariffe ed i tributi non subiranno variazioni rispetto al 2007. E’ stata diminuita la tariffa per gli asili nido da 200 € a 150 € ed eliminato il canone di occupazione del suolo pubblico (Cosap) per i passi carrai nelle zone agricole e quello nel centro storico per tutti coloro che volessero effettuare ristrutturazioni di edifici o sistemazioni di immobili. Nessun aumento dell’Ici e della Tarsu. Per effetto della Finanziaria e dei tagli delle risorse agli enti locali da parte del Governo Prodi, invece, è stata ritoccata solo l’addizionale Irpef con una fascia di esenzione per redditi fino a 9000 euro.

Le ragioni di una scelta e di una decisione vanno esaminate, per concludere, con cognizione di causa ed in un contesto più ampio, serio e puntuale, come è stato fatto appunto con le cinquanta pagine del Dpef comunale e con il bilancio approvato dal consiglio comunale, di cui i sindacati non hanno neanche preso visione. Solo il buon senso e la capacità al confronto riescono a costruire determinate scelte. Cgil, Cisl e Uil, invece, hanno manifestato, soprattutto nei confronti del Comune di Ostra Vetere, una pregiudiziale politica, dimostrando - e non è la prima volta – la loro parzialità e quella “simpatia” verso i partiti e le coalizioni di centrosinistra. Che siano già in campagna elettorale?





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 07 aprile 2007 - 2931 letture

In questo articolo si parla di sindacati, ostra vetere, bilancio