statistiche accessi

x

culture migranti: Susana, la terra chiama

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Susana 15 anni fa lasciava il Perù per venire in Italia con suo marito e i suoi figli. Come molta altre persone, anche alla sua famiglia non bastava più quello che guadagnavano, anche in seguito alla rivoluzione della moneta, e così hanno deciso di venire in Italia.

di Giulia Angeletti


Qui si lavora e si sta bene. Se non si lavora è un guaio”. Ma anche se in Perù il lavoro non mancava, Susana aveva problemi ad arrivare a fine mese con lo stipendio che prima della rivoluzione della moneta bastava abbondantemente. “è un po’ quello che è successo in Italia con l’euro: molte famiglie ora stentano ad arrivare a fine mese, e i prezzi sono aumentati a dismisura”.

15 anni fa chi aveva la possibilità di andare via dal Perù lo faceva. Alcuni amici di Susana sono emigrati in vari paesi dell’Europa, anche se la maggior parte sono andati negli Stati Uniti. “ Al tempo per entrare in un paese straniero non c’era bisogno del visto e di tutti quei documenti, le cose erano più semplici”.

Adesso la situazione in Perù è cambiata in meglio. Susana vi ritorna con piacere, ma solo dopo aver messo da parte un po’ di soldi, visto che il viaggio è molto costoso. Molti loro parenti sono rimasti là, si sono arrangiati in quella situazione difficile, ed ora che i tempi sono migliori, qualche volta li vengono a trovare in Italia.

Susana viveva a Trujillo (foto), una città abbastanza grande a nord di Lima, famosa per il suo festival de la Marinera, festa popolare che celebra la venuta della primavera con danze tradizionali e carri allegorici. La città è famosa anche per i resti dell’antica città fatta di fango di Chan Chan, dove abitavano i re e i suoi sudditi nel tempo degli incas. Poco più a Sud si possono trovare i resti del tempio del Sole e della Luna risalenti al 200 a.C. dove si svolgevano i sacrifici dei Mochica, una tribù Inca.

A Trujillo Susana lavorava come segretaria presso il municipio della città. Arrivata a Senigallia si è arrangiata a fare delle assistenze a persone anziane, e a volte ha assistito anche malati in ospedale.
All’inizio non ho trovato difficoltà a trovare lavoro. Ora invece, con la concorrenza di ragazze dell’est Europa, è più difficile. La gente preferisce pagare in nero, e c’è chi si approfitta”.
Per l’abitazione stessa cosa. All’inizio Susana non ha trovato difficoltà a trovare casa, ora invece vede che molti stranieri che cercano un alloggio trovano parecchie difficoltà.

A Senigallia Susana si è subito trovata bene, anche perché inizialmente stavano in un appartamento che dava sul parco della pace, e c’era molto verde e molta tranquillità. “La gente è sempre stata gentile con noi, abbiamo trovato persone molto molto brave”.

Eppure di differenze ce ne sono tra l’Italia e il Perù. Susana ci parla subito del clima: “ là c’è un clima tropicale, le finestre sono molto grandi per far entrare la luce, e non c’è bisogno di riscaldamenti. Qui invece ci sono delle case antiche molto belle. Poi da noi ci sono molte più feste popolari, che sono molto sentite dalla popolazione: il festival de la Marinera, la madonna della porta( virgen de la Puerta), el festival de la primavera a settembre e molte altre”.

In questi ultimi anni il Perù inizia a mancare a Susana, ma per ora non c’è la possibilità di tornare. “La terra chiama, e vorremo vivere la nostra vecchiaia la”.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 01 marzo 2007 - 14238 letture

In questo articolo si parla di immigrati, senigallia multietnica, giulia angeletti

Leggi gli altri articoli della rubrica Senigalliesi dal Mondo