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I genitori chiedono chiarimenti sulla futura prima classe di Scapezzano

4' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Il prossimo anno partirà a Scapezzano una classe prima con circa dieci alunni, che graveranno sicuramente sull’'organizzazione didattica e sull’organico dell’Istituto Comprensivo Senigallia Nord.

da Mariangela Manna, Catia Mazzoli, Francesca Guazzarotti


La questione è senz’altro annosa ma ogni fine gennaio, termine ultimo di iscrizione per la scuola pubblica, si crea quell’estenuante balletto di numeri, che nei fatti genera l’intasamento delle classi prime nei plessi di Cesanella e di Puccini a tempo normale e prolungato.

L’effetto domino che si prefigura quest’anno determinerà, almeno secondo i numeri e finanziaria permettendo, il pieno di iscritti nei plessi di Cesanella e di Puccini (con l’eccezione di una classe prima) mentre nel plesso di Scapezzano la prima si attiverà con un numero veramente esiguo di 10 alunni. (aggiornamento al 08/02/’07).

I dati in tal senso sono chiari. La frazione di Scapezzano quest’anno conta sette iscrizioni (al 27 gennaio 2007 termine ultimo per la presentazione delle domande) e dunque un numero non sufficiente per garantire una futura prima.

I genitori si sono così attivati ed hanno ottenuto dal Comune, previa presentazione di un progetto, un contributo economico che garantisce: un servizio scuolabus che parte dal Parco della pace per convogliare 3 iscritti da Puccini a Scapezzano, un contributo (che offre parzialmente) per le attività pomeridiane strutturate con laboratori, attivando in questo modo una sezione di tempo prolungato.

Il numero è così salito a 10 iscrizioni.
Crediamo che in questo scenario la frazione di Scapezzano e l’Amministrazione comunale di Senigallia abbiano delle responsabilità; non si possono salvaguardare gli interessi di pochi senza considerare le conseguenze per l’intero Istituto Comprensivo.

Bravi i genitori a lottare, tuttavia il comune ha il dovere di applicare una politica lungimirante che guardi il territorio e non il fine puramente politico.

In pratica i pochi iscritti di Scapezzano potevano confluire quest’anno nei plessi limitrofi già pieni, in modo da formare sezioni più piccole e garantire così una qualità di insegnamento ed una maggiore relazione educativa tra alunno ed insegnante tanto sciorinata nei Piani dell’offerta formativa di tutti gli istituti comprensivi. Ma il campanilismo ha avuto la meglio.

Ci sentiamo di chiedere al Sindaco Luana Angeloni quale rilevanza territoriale abbia, in termini di investimento pubblico (cioè denaro di tutti), una frazione che conta circa sette o al massimo dieci nascite l’anno a fronte di quartieri come Cesanella, e Cesano nell’immediato futuro, con numeri che si aggirano intorno a 25-30 unità annue?

La preghiamo di non guardare il singolo plesso scolastico ma l’intera zona che deve essere oggetto di una maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione comunale.

La formazione di ogni bambino deve essere in egual misura considerata ma nell’ottica della razionalizzazione delle risorse e della qualità dei servizi pubblici. In tal senso crediamo che le decisioni in merito a questa situazione debbano essere riconsiderate.

Le zone di Cesanella e Cesano sono in forte espansione e lo spazio sociale di Cesanella (scuola e verde pubblico) risultano oramai inadeguati ad accogliere così tanti bambini; la realizzazione del famigerato “ PARCO” tarda ad arrivare, ma la speculazione edilizia è pronta da anni.

La situazione sta diventando insostenibile e le scelte dell’amministrazione comunale in merito al caso Scapezzano sembrano stridere un po’ considerando questi dati.

E allora perché concedere servizi a poche famiglie e disservizi a molte altre?

Grazie a coloro che credono ad una politica che guarda a chi si lamenta di più, i plessi di Cesanella e Puccini che sono inseriti per logica in un territorio a forte espansione abitativa debbono sopportare circa 25/26 iscritti iniziali, con la certezza che il numero negli anni successivi salirà, mentre la frazione di Scapezzano avrà una classe di 7+3 iscritti, un servizio scuolabus, mensa interna, contributo pomeridiano, realizzando così una scuola ad uso e consumo delle famiglie.

In tal senso ci chiediamo …è un plesso dell’Istitutto Comprensivo Senigallia Nord o si tratta di una scuola autarchica dove chi decide sono tutti tranne il Dirigente scolastico?





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 10 febbraio 2007 - 4050 letture

In questo articolo si parla di scuola, scapezzano, mariangela manna





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