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Il lungomare è abbandonato

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Continuano le proteste delle commercianti di via Mameli, via Alighieri e via Marconi che chiedono all'amministrazione di rivitalizzare il lungomare.

di Riccardo Silvi


“Il Natale è arrivato solo in città, qui non ci hanno permesso di fare neanche l’albero o i mercatini – chiarisce subito Manuela Quattrocchi, della boutique Eleonora - ci siamo attivate da ottobre chiedendo di fare un albero di Natale in piazza Pieralisi, ma il comune ci ha risposto che quell’area è affidata ad un privato il quale una volta contatto ci ha negato categoricamente il permesso.”
Portare sul lungomare i mercatini natalizi era un altro progetto a cuore delle commercianti, soprattutto per cercare di rivitalizzare una zona che d’inverno turisticamente scompare: “abbiamo avanzato l’ipotesi di porterà i mercatini di Natale sul lungomare, ma alla fine il centro ha vinto di nuovo – spiega Paola Casagrande del “Bar Cesare”- insieme all’albero di Natale avevamo proposto di fare i mercatini ed anche una bella pesca di beneficenza, ma niente albero, niente mercatini, niente beneficenza”.

La polemica delle commercianti, una piccola associazione tutta al femminile, continua poi toccando le problematiche delle ultime ore: “Bar aperti per 20 ore consecutive? Ma siamo diventati matti –continua la titolare del Bar Cesare in riferimento alla nuova ordinanza comunale che da il via libera ai locali per l’apertura no stop per 20 ore- è già difficile tenere a bada i giovani ubriachi quando i locali chiudono alle 2, pensa ora che danno da bere per 20 ore consecutive”.

Al centro del grido di aiuto che le commercianti del lungo mare lanciano c’è inoltre il degrado in cui versa via Alighieri. Paola Casagrande ammette che la problematica più importante al momento è l’assenza di bagni pubblici per tutto il litorale, situazione che spinge i passanti a “ farla dove capita, e a pulire poi tocca a noi” e la mancanza del doppio senso. “Senza il doppio senso sul lungo mare –sottolinea Anita Trogrlic, titolare del ristorante Barone Rosso- non c’è movimento e non c’è possibilità di lavorare. La gente attira gente, il doppio senso darebbe respiro ad una statale sempre intasata e porterebbe un po’ di movimento su questo lungomare”.

“La nostra è una città con un litorale da far invidia a tutta Italia –conclude Manuela Quattrocchi- ma se andiamo avanti così il futuro sarà nerissimo”.






Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 21 dicembre 2006 - 3016 letture

In questo articolo si parla di riccardo silvi





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