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Petardi davanti al commissariato: si indaga nel mondo della prostituzione

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
A lanciare i due petardi sabato mattina alle quattro e sabato sera, davanti al commissariato di polizia sarebbe stato un cliente di una prostituta, probabilmente per una ritorsione contro le operazione della polizia per arginare il fenomeno.
Intanto il Sindaco Angeloni ha espresso la propria solidarietà alle forze dell'ordine.

di Penelope Pitti
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Ci sarebbe la mano di un “semplice” cliente dietro al lancio di petardi contro il Commissariato di Polizia di Senigallia. È questa la prima “svolta” nelle indagini condotte dalla Polizia sui due ordigni esplosivi indirizzati alla sede della polizia senigalliese in piazzale della Vittoria, che in un primo tempo avevano fatto ricadere le attenzioni sul possibile atto intimidatorio perpetrato dai trafficanti del “sesso”.

Fin da subito infatti il questore Giorgio Iacobone aveva parlato di una violenta “forma di protesta” contro il recente rafforzamento delle misure antiprostituzione lungo la statale, soprattutto nei tratti di Cesano, Ciarnin e Marzocca di Senigallia, e anche di Marina di Montemarciano.

Per le modalità con cui è avvenuto l'atto intimidatorio, infatti, gli investigatori sembrano scartare l'ipotesi che dietro all'attentato possa esserci la mano delle organizzazioni internazionali dedite al traffico e allo sfruttamento della prostituzione.

Il primo grosso petardo infatti è stato lanciato intorno alle 4 di sabato mattina, alla vigilia della presentazione dei risultati ottenuti con il giro di vite sulla prostituzione voluto dal comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Giovanni d'Onofrio, davanti alla sede del Commissariato di Polizia dall'interno di un'auto scappata di gran corsa a fari spenti.

Sempre nella serata di sabato poi è stato scoperto un secondo ordigno esplosivo, sempre a base di “fuoco artificiale” nello stesso luogo. Dai primi accertamenti è emerso che le due bombe in questione sono grossi petardi, appartenenti alla categoria dei “semi-proibiti”.
Questa tipologia di petardi infatti viene regolarmente commercializzata presso la maggior parte dei negozi di pirotecnica e nelle armerie ma la vendita è subordinata al possesso di una specifica licenza.

Ed è proprio risalendo all'esercizio commerciale che la Polizia spera di poter così individuare a chi sono stati venuti i due ordigni.
Proprio la scelta di materiale pirico ha fatto propendere gli inquirenti verso la pista dell'azione solitaria di un cliente che ha scelto l'atto intimidatorio o di vendetta contro le forze dell'ordine impegnate negli ultimi messi nella massiccia campagna di lotta alla prostituzione, colpendo anche i clienti delle “lucciole” con pesanti multe per divieto di sosta o intralcio alla circolazione.

Se dietro l'atto intimidatorio ci fosse stata infatti la mano di un'organizzazione dedita criminale infatti le modalità del gesto sarebbero ricadute sull'uso delle armi, come ad esempio spari di pistola.
In questi ultimi giorni intanto prosegue il giro di vite contro la prostituzione da parte delle forze dell'ordine che anche l'altra notte hanno prelevato dalla strada due prostitute.

Intanto il Sindaco Luana Angeloni esprime la propria solidarietà alle forze dell’ordine: “Un gesto grave e preoccupante che però non deve intimorire né far abbassare la guardia. Ho espresso alla Polizia e alle forze dell'ordine tutte la mia solidarietà e anche il ringraziamento per l'impegno che mettono in questa campagna contro la prostituzione - afferma il primo cittadino - dico comunque che bisogna continuare l'azione messa in campo in questi mesi, non solo contro la prostituzione ma anche contro la droga e che sta dando buoni risultati.
L'appello che faccio a tutte le forze dell'ordine è ad andare avanti senza timori e con determinazione perché su questi due fronti non dobbiamo mai abbassare la guardia
”.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 18 dicembre 2006 - 3868 letture

In questo articolo si parla di cronaca, polizia, prostituzione, penelope pitti





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