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A pregare intorno al fuoco come una volta

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Un'iniziativa innovativa che affonda le sue radici nella nostra tradizione contadina. Questa la veglia che sabato sera ha radunato oltre 100 persone, giovani, famiglie e bambini a pregare davanti al falò acceso sul sagrato della chiesa del Portone.

di Michele Pinto
[email protected]


Alle 11 di sera è stato acceso il fuoco, che un po' alla volta ha preso vita accompagnando la più tradizionale delle preghiere, il rosario, verso il cielo.
La tradizione, che risale al 1400, vuole che nella festa della Madonna di Loreto si accendano i fuochi per guidare il volo degli angeli che portarono la Santa Casa a Loreto.

Il Falò ha entusiasmato i bambini, ha incuriosito gli automobilisti di passaggio che non mancavano di rallentare nelle vicinanze della Chiesa e ha scaldato ed affascinato tutti i presenti.
Non capita spesso di vedere un fuoco così grande in città.

La serata è continuata fino alle 3 del mattino con la parte più spirituale, la veglia davanti a Gesù Eucarestia.
E' la parte più silenziosa ma per i giovani presenti, magari solo per qualche minuto tra un locale e l'altro, è il momento più difficile, ma anche quello più bello, quello in cui ci si guarda dentro senza distrazioni.

Chi lo voleva poteva portare all'altare un lumino con la propria preghiera, scritta su un foglio preparato appositamente.

Il falò davanti alla chiesa

La veglia Le candele
Clicca per ingrandire - il falò davanti alla chiesa del Portone, la veglia all'interno della chiesa e le candele lasciate dai ragazzi davanti all'esposizione di Gesù Eucaristia.

Un momento della preghiera davanti al falò:





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 11 dicembre 2006 - 5282 letture

In questo articolo si parla di chiesa, michele pinto, parrocchia del portone





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