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Alla ricerca di un turismo ''Marchigiano''

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Si è tenuto venerdì pomeriggio alla Rotonda il convegno organizzato dall'assessorato al turismo della Provincia di Ancona I turismi della provincia di Ancona, forza e debolezza di un sistema.

di Michele Pinto
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Dopo il saluto del sinco Angeloni è stato Aldo Bonomi a presentare il rapporto "I turismi della provincia di Ancona" da cui ha preso le mosse la discussione.

Bonomi ha evidenziato una forte contraddizione del nostro turismo. Se da un lato in provincia sono presenti moltissimi tipi di turismo, ogni nostro turismo va a rimorchio di quello di una regione vicina.
Sono Rimini e la riviera Romagnola a trascinare il turismo balneare, così come, nel campo del turismo religioso il santuario di Loreto non può competere con la vicina Assisi.

Ed anche il Turismo ambientale ed il tanto apprezzato Marcheshire arriva anni dopo il Chiantishire toscano.
Rimangono le eccellenze dell'alta cucina a Senigallia e della speleologia a Frasassi.

Questo, spiega Bonomi, rende estremamente difficile caratterizzare e rappresentare il nostro turismo.
Ma, cosa ancora più grave, comporta che i flussi turistici siano governati altrove. Lo dimostra il fatto che il 90% dei turisti della provincia è italiano ed il 60% marchigiano.

"Si può proporre un'offerta turistica che comprenda tutto? e come la si può rappresentare?" Queste le domande con cui Bonomi ha lasciato la parola ad Andrea Babbi.

L'intervento di Babbi è stato più propositivo, arrivando ad ipotizzare una lobby multiregionale adriatica. Marche e Romagna hanno infatti molti fattori comuni, dal problema della linea ferroviaria che taglia le città alla considerazione del turismo come un'attività secondaria da parte degli enti regionali.
Babbi ha portato alcuni esempi in cui gli operatori turistici, consorziandosi, sono riusciti a rilanciare l'aereoporto di Rimini e a creare 300 parcheggi sotterranei sul lungomare.

Fabio Renzi ha invece proposto un avvicinamento a Bosnia e Croazia per creare un sistema Adriatico, approfittando della forte identità adriatica che si trova nelle regioni adriatiche dei Balcani.

Alberto Biella della Seat Pagine Gialle ha spiegato come oltre la metà dei flussi turistici passino su internet e ne ha approfittato per presentare il nuovo prodotto "Pagine Gialle Visual" che presto permetterà di "vedere" in anteprima il percorso delle proprie vacanze.

Prima del Dibattito l'Assessore provinciale al turismo Luciano Montesi ha presentato le Linee di intervento nel settore turistico per il 2007.
Al turismo deve essere dato il giusto spazio affianco alle attività manifatturiere ma, lascia capire l'assessore, le strutture non sono ancora pronte perché il turismo diventi la principale attività economica.
Oggi, continua Montesi, sono troppi gli enti che fanno promozione. E necessariamente la fanno in maniera disorganizzata. E' necessario coordinarla ed accentrarla creando un unico sistema turistico provinciale attraverso il quale è necessario che passi tutta la promozione.
Tante sono le eccellenze presenti in provincia, dalla riviera del Conero alle Grotte di Frasassi, dall'alta cucina ai grandi numeri ottenuti da Senigallia e Loreto.
Sarà necessario riqualificare e riclassificare le strutture ricettive. Inoltre è online il nuovo sito turistico della provincia www.libertadivacanza.it.

Luana Angeloni Andrea Babbi Fabio Renzi Alberto Biella Luciano Montesi
Luana Angeloni, Andrea Babbi, Fabio Renzi, Alberto Biella, Luciano Montesi

Autorità Pubblico Mare Pubblico
Il tavolo dei relatori, il pubblico ed il mare.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 02 dicembre 2006 - 7652 letture

In questo articolo si parla di michele pinto, turismo, luciano montesi





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