statistiche accessi

x

Api: niente di nuovo sotto il sole

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Assolutamente inadeguate le risposte che la maggioranza regionale sta dando dopo il grave incidente avvenuto alla raffineria API l’8 settembre scorso; è poco credibile pensare di affidare consulenze per studi di riconversione di un impianto che si intende comunque mantenere aperto fino al 2020.

da Luciano Montesi
Presidente Federazione Verdi Marche


Nessun studioso, per quanto serio e competente, può fornire ipotesi di soluzioni per un periodo così lungo.
Peraltro, pensare che debbano essere il Parlamento ed il governo nazionale a trovare soluzione per la riconversione dell’area assomiglia a voler delegare ad altri responsabilità e soluzioni che non si vogliono assumere a livello locale.
Ci sembra assolutamente necessario invece ripensare e progettare un futuro dell’area ad alto rischio ambientale della bassa Vallesina, così come è necessario imporre all’azienda il rispetto delle norme sulla sicurezza, sul lavoro e della tutela del territorio.
A tal fine ci aspettavamo che la giunta regionale desse risposte forti ed efficaci.
Al contrario, abbiamo finora ascoltato dichiarazioni di intenti a cui non vediamo seguire atti concreti.
Crediamo infine sia importante dar ascolto e seguito alle richieste di tanti cittadini e del sindaco di Falconara che chiedono di riaprire la questione, di definire un futuro, non remoto e sostenibile, per la città di Falconara, i lavoratori e l’azienda stessa.
Se ciò non avverrà, la mancanza di azioni incisive non si potrà che leggere come l’atteggiamento di chi sta aspettando che la tempesta cessi e tutto prosegua come fin’ora è accaduto, evitando di assumersi quelle responsabilità di governo che una coalizione di centro sinistra dovrebbe saper garantire a tutti i cittadini.


Foto del bitume sparso sulla costa





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 16 settembre 2004 - 1629 letture

In questo articolo si parla di





logoEV
logoEV
logoEV