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l'eco: 600 già in cura

4' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Sono 600 i drogati a Senigallia. Aumentano i giovanissimi e le ragazze.


La nuova legge sulla droga
Nessuna legge in tema di sostanze stupefacenti è mai riuscita a risolvere il problema droga o azzerare il consumo delle sostanze stupefacenti. Esistono leggi che favoriscono il consumo e allargano il mercato e leggi che restringono il mercato legale o illegale che sia. La depenalizzazione e la liberalizzazione dell'uso delle sostanze favorisce il consumo a livelli generalizzati. E la recente tendenza di trasformare le droghe (cannabis e anfetamine) in farmaci utilizzabili dai medici per trattare dolori e vomito porta con sé lo stesso rischio.
Molte campagne informative incentrate sull'uso corretto delle droghe, rischiano di ampliare ulteriormente il mercato.
In questo senso la legge approvata dall'attuale governo, più dura delle precedenti anche a livello penale, produrrà una certa riduzione del consumo. Anche se sarà difficile incidere a fondo. Perché l'uso degli stupefacenti, negli ultimi anni, ha messo radici profonde e si è talmente diffuso da divenire un fenomeno culturale di massa, un modo che, giovani e meno giovani, utilizzano per ammazzare il tempo e per stare bene insieme.
La distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti
Sono d'accordo con chi (a fatica) cerca di annullare la storica distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere. Tutte le droghe provocano la dipendenza. Questo è il problema. La dipendenza da eroina, farmaci, fumo di tabacco, alcol, cocaina, ecstasy, cannabis, sempre dipendenza è. Se poi qualcuno pensa che le droghe leggere facciano meno male di quelle pesanti si sbaglia di grosso. Basta considerare tutte le conseguenze indirette dell'uso di alcolici, psicofarmaci, spinelli. Le stragi del sabato sera. gli incidenti sul lavoro, il disagio psico-sociale, i disturbi della personalità e il disadattamento sociale adesso collegato, sono tutti fortemente correlati con l'uso occasionale di alcolici e spinelli. Messe tutte insieme causano più morti delle overdose da eroina o cocaina.
Il mercato
Oggi il mercato è molto cambiato rispetto a soli 10 anni fa. C'è una vastissima scelta di prodotti (legali e illegali) anche a prezzi stracciati, il prodotto lo trovi ovunque: a scuola, al mercato, in erboristeria (salvia messicana). E sono pure cambiate le modalità di assunzione e i luoghi dello spaccio. Molte droghe oggi si possono assumere fumando. Una modalità sicuramente più pulita all'occhio del consumatore e che non si associa allo stigma del tossicodipendente: la siringa, con tutto il suo alone di angoscia (Aids, epatite, infezioni). Anche i punti di smercio di queste nuove formulazioni sono cambiati. Giardini pubblici, discoteche, rave party: non sono solo questi i luoghi della vendita e del consumo delle sostanze. Il quadro si è confuso, amalgamato e integrato con i comportamenti cosiddetti "normali". E questo riguarda i singoli, i gruppi, la società. Tanto che, nessuno più si scandalizza se succede a una festa, o insieme agli amici. Perché è socialmente accettato e fa parte degli usi e costumi dei giovani di tutt'Europa.
I numeri
I dati ufficiali sono quelli raccolti ed elaborati ogni anno dal servizio tossicodipendenze (Sert) del-l'Asl 4 di Senigallia. Sono quasi 600 le persone prese in carico dal servizio. Praticamente tutti coloro che, a causa di problematiche legate alla tossicodipendenza, si rivolgono direttamente ai servizi. Un dato quasi immutato negli ultimi 3 anni, anche se non tiene conto di un'ulteriore fascia di giovani che, pur avendo raggiunto lo stadio della dipendenza da sostanze stupefacenti, non si rivolgono ai servizi per sfiducia o perché credono di "farcela da soli".
Esiste poi una moltitudine di persone, soprattutto adolescenti che, pur non ritenendosi assolutamente dei "tossici", nei fine settimana butta giù di tutto: alcolici, cannabis. pasticche, cocaina, psicofarmaci. In questa categoria, in espansione, l'età del primo approccio con le sostanze va progressivamente abbassandosi e si sposta verso il sesso femminile.
di Raniero Mancini
Medico Aget (Associazione genitori dei tossicodipendenti)





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 20 gennaio 2004 - 2355 letture

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