statistiche accessi

x

corriere adriatico: Al divertimento ora c'è un limite

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 - Continua il lavoro del tavolo di concertazione per risolvere il problema dell'inquinamento acustico prima che inizi la stagione turistica.

Il monitoraggio estivo effettuato sui locali della riviera, confrontato con la normativa vigente in materia di inquinamento acustico, è stato al centro del secondo round di concertazione che, dovrà portare le categorie interessate, tramite la mediazione dell'amministrazione comunale, ad un accordo prima dell'estate.
Nei casi di una zona ad alta intensità abitativa, caratterizzata anche dalla presenza della ferrovia, il limite diurno e compreso tra 60 e 65 decibel mentre quello notturno oscilla tra i 50 e i 55, di cui il valore minimo fa riferimento ad un ambiente esterno mentre il massimo è calcolato in uno spazio chiuso, come la strada nel primo caso e un appartamento nel secondo. Per capire meglio a quanto corrispondono queste cifre facciamo qualche esempio: 30 decibel vengono normalmente prodotti dal fruscio delle foglie, 70 all'interno di un ufficio e 120 durante un concerto rock. Questo comporta che dei semplici impiegati potrebbero essere multati per aver superato la soglia consentita, ma l'esempio più lampante è stato prodotto nel corso dell'incontro di ieri quando sono stati raggiunti 63 decibel, in un ambiente chiuso quale l'Auditorium S.Rocco, dove l'unico suono prodotto era la voce del relatore.
Se basta così poco a sfiorare il margine in uno spazio dove una trentina di persone silenziose ne ascoltano una sola parlare, inutile immaginare la situazione in un locale dove centinaia di persone conversano. E' quello che è accaduto a "El Mariachi", il caso che ha scosso l'opinione pubblica, per il quale una prova acustica è stata effettuata all'interno di una camera dell'hotel Argentina situata al primo piano.
Essendo l'ambiente chiuso e trattandosi della fascia notturna non andavano superati i 55 decibel e invece sono stati raggiunti i 67,50, prodotti esclusivamente da rumori di sottofondo essendo il locale privo di piano bar. Se è vero che il livello acustico rilevato è simile a quello che si può constatare in un ufficio e pur vero che di notte 67,50 decibel creano difficoltà a chi intende addormentarsi.
"Sopra i 35 decibel è difficile riuscire a prendere sonno - spiega il tecnico Carotti - al tempo stesso ci vuole poco a produrli, basta ad esempio un computer acceso".
Come fare quindi per garantire al cliente di un albergo le condizioni ideali per dormire e allo stesso tempo permettere ai locali di lavorare con chi vuole stare in giro la sera tardi?
Questo è il dilemma che dovrà trovare una soluzione nelle prossime settimane, termine fissato dall'amministrazione per impostare le regole per l'estate 2004. Nel frattempo il Comune dovrà programmare la classificazione acustica del territorio, cui farà seguito il piano di risanamento acustico.
di s.m.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 19 gennaio 2004 - 1951 letture

In questo articolo si parla di





logoEV
logoEV
logoEV