Bagnini a rischio chiusura.

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -

Non è possibile considerare gli operatori balneari senigalliesi che spesso hanno concessioni molto piccole come quelli di altre regioni dove spesso sulla spiaggia sorgono anche bar, ristoranti, alberghi e quant'altro.

Il gruppo F.I.B.A. Confesercenti da me rappresentata si trova costretta a chiarire a seguito di lamentele di alcuni associati le affermazioni fatte sui giornali qualche giorno fa da colleghi che hanno fornito addirittura cifre sui presunti incassi degli operatori balneari. Debbo assolutamente a difesa degli operatori chiarire che nelle realtà Senigalliesi dove non esistono tutti quei servizi aggiuntivi propri, come bar, ristorante, bungalow o addirittura mega alberghi sulla spiaggia come capita in altre regioni, gli incassi minimi indicati non corrispondono alla realtà, le cifre reali di incasso. Ad esempio a Senigallia sono in alcuni casi al limite minimo di quelle imposte dagli studi di settore, che determinano il presunto incasso di spiagge sicuramente centrali e non di quelle di bassa valenza turistica. Qualcuno potrebbe non crederci ma di precedenti in altri settori c'è ne sono parecchi: è normale che tanti piccoli negozi abbiano inevitabilmente chiuso, perché non più redditizi al punto di coprire le spese fiscali. Questi precedenti devono fare capire che con gli aumenti previsti dei canoni, la tendenza potrebbe essere proprio quella di mettere in difficoltà anche gli operatori balneari fino al collasso, per poi "vendere" nel futuro le spiagge a qualche gruppo non locale o peggio non italiano come è capitato nel campo degli alimentari. Abbiamo spesso assistito, all'approvazione di decreti legge che andavano ad attaccare solo le piccole attività, determinandone la chiusura a beneficio delle grandi strutture. Vorrei ricordare che quando chiuderà uno stabilimento la zona retrostante non usufruirà più del indotto creato da questo, mi riferisco alle attività commerciali vicine, alle case in affitto ed al valore degli stessi immobili di quella zona.
di Valter Morganti
Presidente F.I.B.A. Confesercenti