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corriere adriatico: Tutti in campo a pagamento

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 - All'interno del progetto del Comune di rivedere i costi dei vari settori di pubblica utilità, qualcosa cambia nello sport. I "ritocchi" non risparmiano società e atleti, anche se l'amministrazione locale ha cercato di limitare al massimo gli aumenti. Sono lievitate infatti le tariffe per gli impianti sportivi della città. Un 10% in più, in modo omogeneo su tutte le strutture adibite a attività fisiche di ogni tipo. Senza nessuna esclusione.

Il dirigente Maurizio Mandolini, dell'assessorato comunale allo Sport di Senigallia ci spiega nel dettaglio la decisione di rivedere le tariffe degli impianti: "Come amministrazione - sottolinea - abbiamo scelto di apportare un aumento del 10% ai costi per gli impianti sportivi perché le tariffe erano molto basse rispetto alla media della Regione e a livello nazionale. In tal modo è evidente che le tariffe subiscono un adeguamento, seppur in modo più elevato rispetto all'aumento del 2,5% degli altri settori".
Ma c'è un'altra novità: per le partite domenicali della federazione fino a quest'anno non si pagava alcuna quota. Tutte le società iscritte non pagavano le partite della domenica. Dal nuovo anno invece è entrata in vigore una quota, seppure simbolica. Il Comune spiega che servirà a mantenere i campi, che senza incassi ne maggiorazioni erano sottoposti a un peggioramento e un deterioramento quotidiano.
"Prima le associazioni pagavano, le federazioni no - continua il dirigente Maurizio Mandolini –. Oggi anche questo tipo di benefìt è stato tolto: il pagamento delle tariffe sarà differenziato per le partite della prima squadra (la Vigor, per esempio), in modo da raggranellare un po' di soldi che serviranno esclusivamente per la manutenzione".
Stilato il bilancio di previsione per 1 anno entrante da parte dell’amministrazione comunale si sono dovute attuare delle scelte, a causa delle minori entrate causate dai tagli del trasferimento dallo Stato centrale e dalla Regione agli enti locali.
L'obiettivo principale del Comune - spiegano a Palazzo - è stato quello di non gravare sulle famiglie, sul settore sociale e sullo sviluppo economico, mantenendo invariati quindi i finanziamenti per i servizi sociali, ma andando a colpire altri campi, come quello dello sport.
Roberto Garbin, responsabile dell'Ufficio sport del Comune, chiarisce: "L'aumento del 10% avviene in modo uniforme su tutte le strutture sportive. Mentre il pagamento delle partite delle prime squadre delle varie società e l'utilizzo da parte delle Federazioni dei campi sportivi per stage o partite non rientra nell'aumento ma è un cambiamento di modalità: da gratuito a pagato". Aumenti che però non vanno bene a tutte le società che già fanno i conti con i bilanci annuali: tante piccole realtà che fanno fatica ad andare avanti e ora più che mai.
di Chiara Michelon





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 12 gennaio 2004 - 1675 letture

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