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L'arte dei giovani senigalliesi alla ribalta

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Da questa sera alla biblioteca Luca Orciari di Marzocca parte la mostra personale della giovane e talentuosa pittrice senigalliese Paola Costantini


Nata a Jesi nel 1983, vive a Senigallia, dove ha conseguito il diploma di Maturità Classica. Attualmente frequenta il III anno della sezione Pittura presso l'Accademia delle Belle Arti di Bologna.
La maggior parte delle sue opere esposte ritrae volti di persone incontrate casualmente sul treno o per la strada, fissati in rapidi schizzi dal vero, poi elaborati nel silenzio dello studio, trasferendoli su altri supporti e colorandoli scomponendo il soggetto in fasce del colore dominante.
I ritratti creati da Paola Costantini non sono semplici rappresentazioni realistiche e nemmeno idealizzate di persone della nostra multietnica società, ma come lei stessa dice - "sono immagini che esprimono l'essenza e l'espressione della persona ritratta". E dove si coglie questa essenza? Naturalmente sul volto segnato dal tempo e dalle esperienze dell'individuo, sul volto come porta tra l'anima e il mondo, che assume diverse espressioni a seconda dei sentimenti che prova l'essere umano o degli impulsi esterni che colpiscono il suo io tramite i sensi, sul volto dove ci sono gli occhi, specchio dell'anima e la bocca, veicolo di parole, sorrisi, baci. Osservando i ritratti firmati da Paola Costantini, dovremmo ricordare l'imperativo di Ermete Trismegisto:" Non credere che l'essere umano sia soltanto carne, pelle, ossa e vene: ciò che fa realmente l'uomo è la sua anima, della quale le cose appena nominate sono il rivestimento ".
Le sue tecniche preferite sono l'olio, l'acquerello, il pastello e soprattutto, la particolare tecnica del disegno ad inchiostro di china su uno strato di colore ad olio.
Alcune sue opere richiedono una particolare collocazione della fonte luminosa che ne esalti appieno il significato e riveli le caratteristiche del supporto, funzionale anch'esso a veicolare il messaggio di una creazione artistica, come ad esempio una luce retrostante esalta tutto il calore sprigionato da "Maternità", mentre in "Orizzonte" una luce radente evidenzia la superficie increspata come quella di un affresco antico che ritrae il mitico abbraccio tra la distesa marina e il cielo.
di Donato Mori (storico dell'arte)


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Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 09 gennaio 2004 - 2386 letture

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