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Alex Zanotelli: da Jesi alle Marche

4' di lettura Senigallia 30/11/-0001 - Toccante testimonianza del frate comboniano che dice: "…abbiamo tutti un grande potere, parliamo con sindaci e parrocchie per agire insieme localmente…".

Jesi, 6 gennaio 2004. Ecco la prima importante tappa del mondo umanitario nel nuovo anno.
Ad un anno di distanza dall’incontro con Gino Strada, il comune di Jesi e la Consulta per la Pace chiamano all’appello Alex Zanotelli, padre comboniano dal 1990 impegnato nella periferia di Nairobi, Kenia, in una di quelle zone conosciute con il nome di favelas, o meglio discariche umane.
Ai piedi delle grandi capitali del sud del Mondo, dove regnano denaro e ricchezza, si ergono dei grandi “…gironi infernali danteschi…” come li ha definiti lo stesso Zanotelli dove vivono ammassate migliaia di persone che si contendono circa l’1/5 del territorio della città e vivono di AIDS, prostituzione, violenza, fame. Korogocho, una delle tante discariche umane sparse nel mondo, parola strana, che non sappiamo nemmeno pronunciare e che significa “luogo di confusione”.
Il discorso di Zanotelli, che è stato ospite a Senigallia lo scorso anno, si è fermato principalmente su questo punto, che va a condensare il suo lavoro e la sua vita: la povertà.
Quando si parla di guerra, ha detto, bisogna iniziare ad essere elastici e a capire che spesso non sono solo armi e mine. Ogni giorno la guerra è la fame, la povertà. Migliaia di persone vivono nel dimenticatoio, esuberi dell’umanità.
I dati sono, spero, oramai noti: il 20% dell’umanità, cioè noi (ma si calcola che stiamo diminuendo al 17%), vive con l’83% delle risorse del pianeta. Di contro l’80% (ma sta salendo all’83% visto che i ricchi diminuiscono) usufruisce del 20% delle risorse. Fra questo 80-83% di popolazione che corrisponde a circa 5 miliardi di persone ci sono ulteriori divisioni fino ad arrivare al numero spaventoso di 1miliardo di persone che, come un contrappeso a quel miliardo di ricchi, vive con meno di un dollaro al giorno, o meglio un dollaro non l’ha mai visto e non ne ha mai sentito parlare.
Dunque se Gino Strada da una parte cura i feriti di una guerra militare, Zanotelli dall’altra cerca di aiutare le vittime di una guerra economica che a livello planetario è continua e incessante.
Da qui il suo appello. Chi dice che le persone di questa opulenta società hanno le mani legati mente prima di tutto a quei bambini che ogni 8 secondi muoiono di fame. Voglio ripetere l’appello ai senigalliesi e al sindaco, nonché al vescovo e a tutti i parroci della diocesi. Si chiede di iniziare una politica di educazione al consumo critico, innanzitutto cercare quanto più possibile di divulgare questo concetto nelle scuole. Iniziare una sorta di pubblicità che vada contro quelle multinazionali che sfruttano lavoro minorile nel sud del mondo per lanciare un commercio pulito e sicuro. Si deve fare opera di educazione e conoscenza, lanciando campagne di boicottaggio, anche a livello nazionale contro i prodotti del Presidente del Consiglio, iniziare discorsi di salvaguardia del territorio e dell’ambiente, e intraprendere nuove strade a livello bancario lanciando il tema della Banca Etica e boicottando le Banche che finanziano il commercio di armi. Si deve far qualcosa: pensare globalmente e agire localmente, ha detto Zanotelli, si deve iniziare, magari in pochi, continuare, persistere, essere tenaci. Nei paesi del nord Europa, Norvegia, Svezia…, le amministrazioni hanno già iniziato a lanciare campagne di boicottaggio, in Italia il tema si affronta con paura…speriamo che Senigallia sia tra le prime città coraggiose!
Ecco i punti riassunti dell’appello di Zanotelli:
1- Campagna di boicottaggio contro:
Banche che finanziano il commercio di armi;
Multinazionali che sfruttano il lavoro minorile;
Prodotti sponsorizzati o proprietà nelle mani di Berlusconi;

2- Iniziare un’opera di educazione soprattutto nelle scuole per promuovere:
Il consumo critico
Banca Etica

Vorrei concludere questo sommario riassunto di un tema tanto vasto quanto la vita di 5 miliardi di persone con ciò che ha scritto Zanotelli.
“Giovane devi cambiare un mondo.
Per farlo devi cambiare il tuo stile di vita, renditi conto:
devi pensare globalmente, ma agire localmente. Ricordati però che non puoi resistere da solo, lo puoi fare solo in comunità alternative all’impero. Appartieni già ad una comunità alternativa? Svegliati! Guardati intorno, sono tante le esperienze di r…esistenza già nate o che stanno nascendo”.
Alex Zanotelli
di Giulia Torbidoni





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 08 gennaio 2004 - 2597 letture

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